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IL VINO - LE VIN

ITA

Per produre il vino, mentre in tempi antichi si utilizzava il metodo della pigiatura con i piedi scalzi, più recentemente si è passati a utilizzare la macchina per macinare l'uva. Essa veniva posta di traverso sul tino e, grazie a una manovella, si macina l'uva, che dovrà poi fermentare per qualche tempo (tav. 60). Il vino "novo" viene "imbottato" dopo circa 10 giorni di "bollitura": attraverso un foro nel tino, si riempiva la tinozza posta sotto di esso (tav. 63) e con esso si colmavano le damigiane. Dalle vinacce, cioè tutto ciò che rimane dell'uva (bucce e semi), si ricavava invece il "vino di strizzo", un vino da casa prodotto per limitare gli sprechi. Quest'ultimo era ottenuto tamite lo "strizzatoglio", un torchio adattato a questo tipo di processo (tav. 64).

Fonte: Gherardi L., Vita e lavoro della gente de' monti nel primo '900 in Alta Versilia. Volume primo, In casa, Lucca, Maria Pacini Fazzi Editore, 1989.
 
 
FR
 
Pour produire le vin d'antan on foulait le raisin avec les pieds nus, puis plus récemment on à employer un apareil pour broyer le raisin. Cet apareil était placé de travers sur la cuve avec une manivelle on pressait le raisin qui devait ensuite fermenter (tab. 60). Le vin nouveau était entonné aprés environ 10 jours de fermentation à travers un trou dans la cuve on remplissait le cuvier placè en dessous (tab. 63) et avec celui-ci on remplissait les dames-jeannes. Pour ne pas avoir de gaspillage avec la venasse, ce qui reste du raisin (pépins et pelure), on obtenait le "vin pressé", un vin pour la famille. Le vin était obtenu au moyen du "strizzatoglio" un pressoir utilisé pour ce processus (tab. 64).
 
 
Source: Gherardi L., Vita e lavoro della gente de' monti nel primo '900 in Alta Versilia. Volume primo, In casa, Lucca, Maria Pacini Fazzi Editore, 1989.
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